Questo è un libro sulle teorie criminologiche che rifiuta l’impostazione didattico-manualistica per abbracciarne una antologico-genealogica. Un libro che non vuole proporre una sintesi delle differenti teorie e ricerche sociologiche in ambito criminologico, ma che invita all’analisi e all’approfondimento delle stesse; un libro fatto di libri e che si legge solo attraverso altri libri.
Corredandoli con brevi introduzioni, commenti, schede e note biobibliografiche, questo testo raccoglie alcuni brani dei principali scritti di criminologia e di sociologia della devianza attraverso i quali si compie il passaggio dallo studio del crimine a quello del criminale, da quello della criminalità a quello della paura della criminalità, dell’insicurezza sociale e del governo della paura.
Nel ripercorrere tali ricerche, che da Cesare Beccaria ad oggi si sono susseguite con orientamenti scientifici sempre diversi, senza alcuna pretesa di esaustività, questo lavoro intende riaprire un discorso critico sull’epistemologia e sulla metodologia della ricerca in ambito criminologico.
Ai fini di presentare una definizione sufficientemente esaustiva ed articolata del comportamento deviante in quanto oggetto di studio è anche opportuno sottolineare le differenze che sussistono fra la criminologia e la sociologia della devianza.
La criminologia studia le infrazioni commesse nei confronti delle leggi; la sociologia della devianza ha un oggetto assai più ampio includendo nei suoi interessi ogni atto che si allontana dal comportamento socialmente accettato come comportamento normale.
La devianza può essere definita come non conformità a una norma o complesso di norme accettate da un numero significativo di individui all’interno di una collettività. Nessuna società può essere facilmente suddivisa tra coloro che si attengono alle norme e coloro che non le rispettano.
La maggior parte di noi, in certe occasioni, trasgredisce norme di comportamento generalmente accettate. A molti è accaduto talvolta di commettere piccoli furti, come prendere qualcosa in un negozio senza pagare o appropriarsi sul posto di lavoro di piccoli oggetti per uso privato, ad esempio della cancelleria.
La sociologia della devianza indaga manifestazioni di non conformità che possono esulare dall’ambito del codice penale. Concretamente i sociologi della devianza cercano di comprendere perché certe manifestazioni sono generalmente considerate devianti e come il concetto di devianza viene applicato in maniera differenziale ai membri della società.
Lo studio della devianza, pertanto, ha a che fare con il potere sociale, l’influenza di classe, le divisioni tra ricchi e poveri. Quando consideriamo la devianza dalle norme sociali, dobbiamo sempre tenere in mente la seguente domanda: le norme di chi? Come vedremo, le norme sociali sono fortemente influenzate dalle differenze di potere, di classe e di ricchezza.