Le più recenti acquisizioni della neuropsicologia cognitiva hanno consentito di focalizzare la natura dei processi linguistici e comunicativi, individuando i correlati fisiologici ed anatomici sottostanti alla produzione (encoding) e alla comprensione (decoding) del linguaggio.
La prima sezione intende esplorare i paradigmi, i metodi e gli strumenti della neuropsicologia “per” la comunicazione. In particolare viene fornita una sintesi dei più recenti approcci di ricerca e degli strumenti empirici applicati allo studio del processo comunicativo, tra i quali la rilevazione dei correlati fisiologici (indici periferici), cognitivi (indici centrali, tra cui i potenziali evento-correlati), e le rilevazioni mediante neuroimaging (come la risonanza magnetica funzionale).
Nella seconda sezione del contributo vengono prese in considerazione le componenti pragmatiche della comunicazione. Recenti modelli hanno focalizzato la propria attenzione su alcuni fenomeni peculiari dello scambio comunicativo che evidenziano il ruolo prioritario del “voler dire” nella comunicazione ordinaria. Specificamente facciamo riferimento ai fenomeni dell’ironia e della comunicazione idiomatica, della metafora e, più in generale, del linguaggio iconico o figurato. Particolare attenzione sarà riservata alle recenti acquisizioni empiriche che hanno sottolineato l’indipendenza delle componenti pragmatiche rispetto al piano prettamente “linguistico”.
La terza sezione del contributo intende analizzare il piano comunicativo non-verbale, con particolare attenzione alla comunicazione delle emozioni. Più specificamente vengono prese in considerazione le componenti mimiche (volto) e vocali (voce) nell’encoding e nel decoding delle emozioni.
Un testo particolarmente interessante sull’argomento è Balconi, M. (2008). Neuropsicologia delle espressioni facciali. In Neuropsicologia della comunicazione (pagg. 225–227). Milano: Springer Science & Business Media.