Il diritto dei capitali e dei mercati della finanza è una disciplina molto giovane, che si inserisce in un contesto normativo caratterizzato da una sorta di iperattivismo regolamentare e da un procedere estremamente discontinuo. È una materia che, tra una crisi economica ed un periodo di espansione, viaggia all’interno di un mai sopito e più ampio dibattitto tra interventismo e liberismo.
Sempre più contraddistinto da livelli di internazionalità e complessità elevati, il diritto dei capitali e dei mercati della finanza cerca di stare al passo con l’incessante evolversi della società, della morale, dell’economia, ma ciò facendo mette a dura prova la capacità di analisi dei giuristi chiamati ad affrontarlo.
Chi si occupa di tale branca del diritto, infatti, deve saper guardare ad una moltitudine di norme, ormai primariamente comunitarie, di regolamenti, di codici di autoregolazione, e spesso a sistemi ed istituti giuridici diversi, non infrequentemente importati dall’esperienza internazionale, il tutto in continuo mutamento.
Questo manuale tratta delle più importanti tematiche in tema di vigilanza, intermediazione, mercati ed emittenti – con un particolare focus su offerte al pubblico, offerte pubbliche di acquisto (e in riferimento a queste takeovers ostili e tecniche di difesa), società per azioni quotate – attraverso l’illustrazione primariamente dei principi che governano la materia e delle più rilevanti questioni che la pratica pone all’operatore del diritto.
È il fulcro di una attività di ricerca durata un decennio, e la concentrazione, nel numero il più possibile contenuto di pagine, di una attività di studio condotta su decine di migliaia di pagine di materiali di varia derivazione, quali articoli di riviste giuridiche, studi monografici, trattati, commentari, note a sentenza, atti di convegni.
Avendo deciso di scriverlo in occasione di attività accademiche e per favorire lo studio universitario e post-universitario, il principale obiettivo che mi sono posto è stato quello di realizzare un testo il più concentrato possibile, semplice e chiaro, contraddistinto da un corpo scorrevole e di immediata consultazione e da approfondimenti, in alcuni casi anche particolarmente avanzati, posti quasi sistematicamente nelle relative note.
È proprio nelle note che a mio avviso sta la parte più importante ed interessante di questo lavoro. Si tratta, in definitiva, di un manuale che non deve trarre in inganno. Seppur contenuto nel numero di pagine, punta al sodo e permette di acquisire la padronanza dei principi che regolano la materia ed una solida base di competenza generale (che può poi essere arricchita e sviluppata in modo più approfondito attraverso lo studio delle indicazioni bibliografiche fornite).
In quanto tale, è destinato non solo allo studio universitario e post-universitario, ma anche a professionisti del diritto – docenti, avvocati, magistrati, notai, commercialisti – ed operatori – ceo, cfo, general counsels di società quotate, responsabili delle funzioni di controllo di intermediari, funzionari delle autorità di vigilanza – che si trovano ad affrontare il diritto dei capitali e dei mercati della finanza.
Con riferimento alla natura degli strumenti finanziari si distingue solitamente tra mercato creditizio, mercato mobiliare e mercato assicurativo.
Con riferimento alla durata degli stessi si distingue tra mercato monetario e mercato dei capitali. Infine, con riferimento al momento di emissione degli strumenti finanziari, si distingue tra mercato primario e mercato secondario.
Altre distinzioni possono essere fatte fra mercati cash e mercati derivati, fra mercato ad asta e market maker, fra mercato fisico e mercato telematico, fra mercato pubblico e mercato privato, fra mercato regolamentato e mercato over the counter. Si distinguono tre forme di efficienza:
tecnica: capacità di avere bassi costi di transazione
funzionale: capacità di far incontrare domanda e offerta.
informativa: capacità di riflettere sui prezzi tutte le informazioni disponibili.
In base all’efficienza informativa, è poi possibile distinguere fra mercati:
deboli: (in cui i prezzi riflettono solo informazioni storiche), semiforti (in cui i prezzi riflettono tutte le informazioni pubbliche, anche prospettiche) forti: (in cui i prezzi riflettono tutte le informazioni, anche quelle private).