Entro quale conversazione familiare si sviluppano i disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari e depressivi? Quali dinamiche precipitano in un disturbo psichico conclamato persone che erano state capaci di affrontare adattivamente conflitti e tensioni? Il modello delle polarità semantiche familiari, introdotto da Valeria Ugazio nella prima edizione di questo libro (1998) e rielaborato in quella successiva (2012), risponde a tali interrogativi.
Storie permesse, storie proibite, tradotto in spagnolo e in inglese, è diventato un fondamentale punto di riferimento internazionale per le psicoterapie sistemico-relazionali: la nuova edizione del 2012 è qui arricchita di un glossario dei termini specifici e di una bibliografia ragionata che arriva fino a oggi. A partire dal concetto di opposizione polare, declinato in senso narrativo-conversazionale, e in dialogo serrato con il cognitivismo e la psicoanalisi, il modello di Ugazio offre un’interpretazione intersoggettiva delle forme psicopatologiche più diffuse.
L’ipotesi, ampiamente validata da ricerche empiriche ormai ventennali, è che i disturbi si generino entro precise semantiche familiari. Una prospettiva innovativa, che suggerisce originali percorsi terapeutici.
La concezione del significato espressa nel modello di Ugazio (1998) dal concetto di “Polarità semantiche familiari” prevede che l‟esperienza dell‟individuo non sia mai semanticamente chiusa: ogni persona è in grado di interagire entro più semantiche.
Si tratta di un’ipotesi molto lontana da quella degli autori cognitivisti, che invece concepiscono il significato personale come un “vincolo epistemologico” (Guidano, 1987, 1991): la realtà diviene significativa per l’individuo soltanto se elaborata all’interno delle stesse polarità di significato su cui si basa il suo senso di unicità.
Le polarità semantiche familiari sono una classe di costrutti triadici: a parte qualche eccezione, sono infatti rappresentate da contrari che presentano tra i due estremi una gamma di termini intermedi. Ad esempio fra amore e odio c’è una gamma di sentimenti intermedi che Odgen (1932) riassume nella posizione mediana dell’indifferenza.
La Griglia delle Semantiche Familiari (GSF) è un sistema di codifica per l’analisi semantica delle conversazioni terapeutiche diadiche e dei racconti autobiografici (Ugazio, Negri, Zanaboni, & Fellin, 2007; Ugazio, Negri, Fellin, & Di Pasquale, 2009).
Essa è stata costruita con lo scopo di rendere passibile di rilevazione empirica l’ipotesi centrale del modello psicopatologico elaborato da Ugazio (1998) secondo cui i disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari psicogeni e depressivi sarebbero connessi rispettivamente alle semantiche della libertà, della bontà, del potere e dell’appartenenza.