Oceano fertilità, Psicologia della comunicazione nell’era della fecondazione assistita

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Cosa si prova a non poter avere un figlio? Quanto è difficile comunicare alla coppia una diagnosi di sterilità? Come affrontare il 70% dei fallimenti delle tecniche di PMA? Come una legge può incidere sul futuro di un embrione? Il testo, nato dalla fusione multidisciplinare medica, psicologica e sociologica, vuole riflettere su queste domande e accompagnare il lettore in una nuova forma mentis sulle criticità nella fecondazione assistita.

La trama scientifica si accompagna a un linguaggio diretto dove hanno un posto rilevante le emozioni, così centrali in campi quali la ginecologia, la riproduzione e la psicologia dell’infertilità, che vanno al cuore del bisogno psico-sessuale più forte e arcaico: quello riproduttivo. Al centro del volume è la relazione medico-paziente che, nel campo dell’infertilità, è caratterizzata dall’attivazione di forti echi emotivi da parte di entrambi.

Il volume, a tale riguardo, propone il protocollo SAHARAI che comprende due metodi inediti (il questionario e il nurse-ring) capaci di intervenire, rispettivamente, nella fase diagnostica e in quella terapeutica della fecondazione. I metodi e le riflessioni proposti sono volti alla riduzione dei disagi psicologici delle coppie e al riequilibrio del rapporto medico-paziente.

Dal testo emerge forte una nuova idea di formazione per gli operatori dei centri di fecondazione assistita e un percorso di qualificazione per le nuove figure professionali (gli psicologi addetti alla PMA) in accordo con le nuove direttive della legge.

 

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