La depressione colpisce, nel corso della vita, più del 10% della popolazione; ha ripercussioni negative sulla sfera emotiva, cognitiva e somatica di coloro che ne soffrono, tanto che è stato stimato che entro il 2020 risulterà la seconda causa di disabilità. Superare la depressione è difficile ma possibile, spesso anche senza ricorrere agli psicofarmaci.
Allo stato attuale, il trattamento psicologico di elezione dei disturbi depressivi, secondo le linee guida internazionali, è rappresentato dalla psicoterapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a modificare i comportamenti e le modalità di pensiero disfunzionali che li innescano e li mantengono.Questo manuale di auto-aiuto, con un linguaggio semplice ma rigoroso, tramite numerosi esempi ed esercizi pratici, accompagna il lettore passo per passo in un percorso terapeutico che lo aiuterà a superare i propri problemi di depressione, con conseguenti miglioramenti della propria qualità di vita.
Nel corso degli anni Settanta e Ottanta la terapia cognitiva e stata sempre più adottata come trattamento per la depressione. Alcuni ricercatori erano arrivati a concludere che la terapia cognitiva di Beck fosse il trattamento d’elezione per la depressione (per es., Dobson, 1989).
Nel 1993, il Depression Guideline Panel della U.S. Public Health Service Agency for Health Care Policy and Research ha pubblicato i suoi risultati relativi al trattamento di pazienti non ospedalizzati affetti da depressione leggera o moderata.
In base alle meta-analisi delle prove con controlli randomizzati pubblicate si è riscontrato che l’efficacia complessiva era del 46,6% per la ristrutturazione cognitiva rispetto al 55,3% della terapia comportamentale che comprendeva la programmazione delle proprie attività, la terapia di autocontrollo, un training di abilita sociali e un training di problem solving.
La ricerca condotta negli anni Ottanta ha portato il terapeuta comportamentale Stewart Agras (1987, p. 209) a concludere che “Nel caso della depressione, il trattamento preferenziale sarebbe una combinazione di terapia cognitivo-comportamentale e di un farmaco antidepressivo”.
La CBT per la depressione e i disturbi d’ansia nel MP si concentra sulla sfida delle cognizioni negative. Il modello CBT è basato su modelli cognitivo-comportamentali standard in cui le credenze fondamentali sono definite come credenze rigide e inflessibili.